Due sculture found-object
“Un qualsiasi oggetto ha una funzione precisa ma ha anche una storia se apparteneva a una persona. La sua origine, il suo materiale, il luogo dove è stato fabbricato e quando e dove è stato usato racconta qualcosa sul suo proprietario. Gli oggetti che ho raccolto nelle due scatole appartenevano ai miei genitori, Franz (1914-1959) ed Erika (1919-1996). La diversità degli oggetti che appartenevano a loro due dimostra naturalmente la diversità fra le due persone, logicamente legato al loro bisogno che riguarda la funzionalità di un oggetto. Una caratteristica di mia madre era di legare nella sua scelta alla funzionalità anche il lato originale personale. Per raccontare simbolicamente la storia di mio padre ho scelto di inserire nel cassetto di cubetti, pietre di costruzioni (della vita), tre oggetti che lo caratterizzano: un orologio di un aereo della seconda guerra mondiale, un piccolo strumento musicale e una penna stilografica, simboli per una fase della sua breve vita e per passioni come la musica e lo scrivere”. Monika Wolf in occasione di “Scatole d’arte”, mostra collettiva presso lo Spazio E., Ghemme (NO) – 9 dicembre 2016 – 22 gennaio 2017